.

Work in progress

Maurizio Follin

Venuto al mondo la notte in cui alla RAI trasmettevano La Cantatrice Calva di Ionesco
. allattato con il costruttivismo di Malevich e l’astrattismo di Kandinsky,
. svezzato dall’informale di Vedova e l’action-painting di Pollock,
. fluttuando fra i versi di Ginsberg e gli accordi di Zappa,
non potevo che crescere uno spirito libero.

Libero di studiare figura e natura morta, per poi esprimermi con dripping e mouse.
Libero di non incontrare il favore del mercato, ma di stupire e appassionare gli amici.
Libero di usare drappi non intelaiati, che richiedono un certo coraggio a quei pochi che vogliono attaccarseli sopra il divano buono.
Libero di mixare pittura ed immagini digitali, progettando improbabili ambientazioni difficilmente realizzabili se non in formato virtuale.

Con il mio lavoro cerco di darmi la possibilità di trasmettere buone vibrazioni a quei pochi curiosi che, disposti ad uscire dai loro panni intellettuali, accettano di respirare una boccata di pura creatività.

Non appartengo a nessun “ismo”,
non ho la presunzione di creare qualcosa di nuovo e tanto meno di Originale . . . . .

però mi ci diverto.

--------------------------------------------------------------------------


1976 - I FOETI


Dopo alcuni lavori “precari” si decide di aprire "I FOETI" un negozietto di roba usata ed artigianato (molto anni ’70) che risulterà un grosso fallimento commerciale, ma che presto diventa il mio primo vero studuio di pittura ed il centro della “cultora alternativa” di Marghera.
E’ da qui che in collaborazione con Gabriella, Eligio Leschiutta e Stefano Lazarich prende corpo il progetto di “Realtà Non Ordinaria” che come prima azione pubblica tre libri (in ciclostile), fra cui  una mia raccolta di poesie.