.

Work in progress

Maurizio Follin

Venuto al mondo la notte in cui alla RAI trasmettevano La Cantatrice Calva di Ionesco
. allattato con il costruttivismo di Malevich e l’astrattismo di Kandinsky,
. svezzato dall’informale di Vedova e l’action-painting di Pollock,
. fluttuando fra i versi di Ginsberg e gli accordi di Zappa,
non potevo che crescere uno spirito libero.

Libero di studiare figura e natura morta, per poi esprimermi con dripping e mouse.
Libero di non incontrare il favore del mercato, ma di stupire e appassionare gli amici.
Libero di usare drappi non intelaiati, che richiedono un certo coraggio a quei pochi che vogliono attaccarseli sopra il divano buono.
Libero di mixare pittura ed immagini digitali, progettando improbabili ambientazioni difficilmente realizzabili se non in formato virtuale.

Con il mio lavoro cerco di darmi la possibilità di trasmettere buone vibrazioni a quei pochi curiosi che, disposti ad uscire dai loro panni intellettuali, accettano di respirare una boccata di pura creatività.

Non appartengo a nessun “ismo”,
non ho la presunzione di creare qualcosa di nuovo e tanto meno di Originale . . . . .

però mi ci diverto.

--------------------------------------------------------------------------


1991 Zhappy Birthday Uncle Frank

Debra Kadabra / P. Parnaso, Ranch 5, Cà Noghera VE

HELLO FRANK Omaggio a FRANK ZAPPA

Ero un teen-ager che si dilettava a pasticciare con matite e colori ascoltando rock'n'roll, quando casualmente si appoggiò sul piatto della mia fonovaligia un pezzo di vinile nero con la copertina che parodiava il mitico "Sgt. Pepper's" dei Beatles.
Fu così che conobbi quello strano musicista con baffi e pizzetto, certo Frank Zappa. Ne rimasi gradevolmente sconvolto e decisi che quella musica sarebbe diventata la colonna sonora della mia pittura.
Fu solo parecchi anni dopo che mi resi conto che non si trattava solo di un piacevole soundtrack, ma c'erano alcune affinità fra l'opera del compositore americano ed il mio lavoro. Concetti quale il "Conceptual continuity".
]I produrre arte che risponda esclusivamente alle proprie esigenze creative senza scendere a compromessi per renderla bene di consumo, il "No commercial potential". Quello strano connubio di rigore e di "Absolutely free".
Mi è capitato spesso di sentir paragonare i miei quadri a spartiti musicali, e devo dire che l' impressione non è poi delle più astruse. A volte lavoro realmente come se stessi componendo un'armonia con tanto di base ritmica. cadenzata e geometrica nel fondo per poi intervenire con azioni gestuali, il dripping, quasi fosse un assolo di chitarra con echi wha-wha e distorsori.
E' così che ho deciso di esporre in occasione di questo Zhappy birthday, forse l'unico modo che avevo per pagare un debito di riconoscenza a Zio Frank, la cui musica continua, da quasi 25 anni, a riempire lo spazio del mio studio e la miamente mentre lavoro.
Hello Frank
M.F.