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Work in progress

Maurizio Follin

Venuto al mondo la notte in cui alla RAI trasmettevano La Cantatrice Calva di Ionesco
. allattato con il costruttivismo di Malevich e l’astrattismo di Kandinsky,
. svezzato dall’informale di Vedova e l’action-painting di Pollock,
. fluttuando fra i versi di Ginsberg e gli accordi di Zappa,
non potevo che crescere uno spirito libero.

Libero di studiare figura e natura morta, per poi esprimermi con dripping e mouse.
Libero di non incontrare il favore del mercato, ma di stupire e appassionare gli amici.
Libero di usare drappi non intelaiati, che richiedono un certo coraggio a quei pochi che vogliono attaccarseli sopra il divano buono.
Libero di mixare pittura ed immagini digitali, progettando improbabili ambientazioni difficilmente realizzabili se non in formato virtuale.

Con il mio lavoro cerco di darmi la possibilità di trasmettere buone vibrazioni a quei pochi curiosi che, disposti ad uscire dai loro panni intellettuali, accettano di respirare una boccata di pura creatività.

Non appartengo a nessun “ismo”,
non ho la presunzione di creare qualcosa di nuovo e tanto meno di Originale . . . . .

però mi ci diverto.

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1988 Progetto Parnaso

E’ grazie alla grande passione e curiosità  per l’arte contemporanea che Bruno e Gabriella Zanon mettono a disposizione, dall’ Aprile ’88 a tutto il 1991, la loro discoteca, lo storico Ranch 5, tutti i Mercoledì con entrata gratuita, al fine di organizzare mostre concerti ed eventi culturali in genere. L’incarico di organizzare e gestire il Progetto viene dato al fotografo Luciano Fiori che, oltre ad ospitarmi, mi invita ad affiancarlo in qualità di co-direttore artistico.

Progetto Parnaso - Ranch5, Cà Noghera, Venezia



Quando guardo i tuoi lavori mi rendo conto che non sono dei “quadri” non sono raffigurazioni di realtà oggettive od interiori, non paesaggi ne sentimenti, non figure ne situazioni; essi non rappresentano nient'altro che se stessi. Quello che sento sono emozioni, suoni, odori, materia.
Alcuni sono il gesto, la voglia dell’ azione, altri sembrano codici, segnali, come onde radio lanciate nello spazio.
Scrittura di un compositore per uno spartito di musica visiva. Alfabeti di lingue di chissà quali pianeti.
...e ancora, un movimento, un guizzo, scivola salta striscia lento/veloce. Una luce, un lampo, Ginsberg, Rimbaud.
Gabriella Gallo