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Work in progress

Maurizio Follin

Venuto al mondo la notte in cui alla RAI trasmettevano La Cantatrice Calva di Ionesco
. allattato con il costruttivismo di Malevich e l’astrattismo di Kandinsky,
. svezzato dall’informale di Vedova e l’action-painting di Pollock,
. fluttuando fra i versi di Ginsberg e gli accordi di Zappa,
non potevo che crescere uno spirito libero.

Libero di studiare figura e natura morta, per poi esprimermi con dripping e mouse.
Libero di non incontrare il favore del mercato, ma di stupire e appassionare gli amici.
Libero di usare drappi non intelaiati, che richiedono un certo coraggio a quei pochi che vogliono attaccarseli sopra il divano buono.
Libero di mixare pittura ed immagini digitali, progettando improbabili ambientazioni difficilmente realizzabili se non in formato virtuale.

Con il mio lavoro cerco di darmi la possibilità di trasmettere buone vibrazioni a quei pochi curiosi che, disposti ad uscire dai loro panni intellettuali, accettano di respirare una boccata di pura creatività.

Non appartengo a nessun “ismo”,
non ho la presunzione di creare qualcosa di nuovo e tanto meno di Originale . . . . .

però mi ci diverto.

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2010 Fluxus Garage


FLUXUS GARAGE - AMACI, Ambasciata di Venezia, Galleria Garage n.3 Venezia Mestre

Gestualità e razionalità in Maurizio Follin non sono solo due etichette ma momenti concreti. E questa realtà ce la conferma la storia della sua pittura che possiamo considerare come delle note musicali su di un pentagramma. Forse retaggio di una sua vecchia passione per l’arte della musa Euterpe. La tela è il pentagramma della creatività dove le macchie di colore sono note di diversa intensità che compongono un concerto visivo mental sonoro. Una presenza nel mondo dell’arte contemporanea con una sua estetica ormai facilmente riconoscibile.
Giancarlo Da Lio